Bonus Mobilità: fase 2 da incubo
La fase 2 dell’operazione 'mobilità sostenibile' che attendevamo da fine agosto, è scattata con l’ormai famigerato click day il 3 novembre, giorno in cui gli utenti avrebbero potuto richiedere online il contributo per la spesa di bici, monopattini elettrici, etc., oppure stampare il buono con cui andare a comprare un mezzo, fra quelli contemplati dalla norma, entro trenta giorni dall'emissione. È noto come sono andate le cose: una grande affluenza sul sito buonomobilità.it fin dalla sua apertura e il sistema si blocca. Quando riparte, chi riesce ad accedere alla sala d’attesa virtuale si trova “in coda” con centinaia di migliaia di utenti. L’agenzia Ansa ha riportato il caso di una persona che alle 10,40 aveva davanti oltre 470mila utenti. Anche superando stoicamente il tempo di attesa, i problemi non finiscono: in tanti casi le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale), con cui si accede ai servizi online della Pubblica Amministrazione, non funzionano. Per farla breve, potremmo definirla eufemisticamente una customer experience davvero deludente: Se il Ministero dell’Ambiente fosse un brand, con questa operazione si sarebbe giocato la reputazione e buona parte dei clienti. Fra le difficoltà, e tante ore spese, secondo dati del Ministero (riportati dal Sole24ore), oltre 590mila utenti sono riusciti a inoltrare la domanda: circa 300mila le richieste di rimborso per spese già fatte, e quasi 258mila i buoni sconto da utilizzare per gli acquisti entro 30 giorni presso i negozi convenzionati e segnalati sul sito buonomobilità.it. Il fondo stanziato di 215 milioni di euro si è esaurito in 24 ore.
Una speranza per chi è rimasto 'fuori' e il controllo delle Fiamme Gialle
Non sappiamo quanti utenti siano rimasti a bocca asciutta, qualcuno stima 300.000 persone. Il Ministro assicura che “tutti coloro che hanno una fattura o uno scontrino parlante al 2 novembre saranno rimborsati” e invita a conservare i documenti. Intanto la Guardia di Finanza, si legge in un comunicato del Ministero, “sta monitorando sul corretto utilizzo del buono o del rimborso, per cui usi difformi saranno severamente puniti”. Ed è del 5 novembre la comunicazione che “a partire dal 9 novembre e fino al 9 dicembre, chi non è riuscito a ottenere il ‘ristoro’ attraverso la piattaforma www.buonomobilita.it, potrà registrarsi al portale e caricare i propri dati”. Di certo, questa fase 2 con il suo click day rimane come una prova di inadeguatezza digitale del Paese, proprio in un momento in cui il digitale sta accelerando a gran velocità.
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